domenica 12 giugno 2016

IL PITTORE GIAMPIERO MORONI ESPONE DAL 18/06/2016 AL 26/06/2016


IL PITTORE GIAMPIERO MORONI, CON UNA MOSTRA PERSONALE ESPONE PRESSO LA GALLERIA “ORIANA FALLACI” DI SOMMA LOMBARDO. LA MOSTRA E’ CURATA DALL’ART DIRECTOR  LORENZO SCHIEVENIN BOFF, CON IL PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI VARESE E DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DI SOMMA LOMBARDO.

SARÀ VISITABILE DAL 18/06/2016  AL 26/06/2016
INAUGURAZIONE SABATO 18 GIUGNO 2016 ORE 18.00

INTRODUZIONE DELL’ARTISTA A CURA DI SILVANA ANGELA FERRARIO

Nel cuore di Milano, il palazzo Belgioioso, col suo aulico portamento neoclassico, ospita la "Società degli Artisti e Patriottica", fondata dall'imperatrice Maria Teresa nel 1776: da qui prende le mosse la nostra storia, o meglio, la vicenda artistica di Giampiero Moroni. Perché, entrato in questa storica sede con la presentazione di Francesco Fedeli, negli anni Novanta, l'Artista ebbe modo di esercitarsi qui lungamente nella "figura modellata", cioè nella copia del nudo dal vero. Pratica questa che appartiene alla più antica tradizione accademica e che Giampiero Moroni continuò in seguito nell'Accademia di Brera. Ma Milano gli offriva nel contempo la possibilità di apprendere i misteri della stampa artistica, nella Scuola d'Incisione di San Erlembardo. L'Artista, nato e vissuto sempre a Sesto Calende, ha trovato nel capoluogo lombardo un posto d'elezione per coltivare la sua passione per il disegno e, a partire dal 1996, ha incontrato uno straordinario insegnante e mentore nel pittore Aldo Fornoni, milanese, che lo ha iniziato all'arte del pastello e del colore. Per tredici lunghi anni, l'Artista ha affinato, accanto al Maestro, le sue naturali doti fino ad acquisire una straordinaria capacità di rappresentare, attraverso il colore e la luce, nature morte e paesaggi; ma è il ritratto che è sempre stato al centro del suo interesse: i suoi lavori mettono in evidenza, oltre alla somiglianza del modello, anche una sottile penetrazione psicologica, frutto dell'abilità tecnica acquisita e di una naturale, profonda sensibilità. Se Milano è stato luogo d'elezione, anche la cittadina natale ha permesso all'Artista di stabilire legami fecondi, come l'amicizia col pittore Antonio De Venezia, col quale ha condiviso una vivace comunanza di interessi, soprattutto nel campo della grafica, per la quale Giampiero Moroni ha realizzato, su suo disegno, e messo in comune con l'amico, un magnifico torchio per la stampa. Sesto ha pure accolto, nelle belle sale della PRO LOCO, le due prime personali dell'Artista, rispettivamente nel 2006 e nel 2008; nonché la partecipazione ad alcune collettive, segnatamente nel 2010 e nel 2011. L'Artista, giunto ormai a una sicura padronanza dei suoi mezzi espressivi, ha voluto però, generosamente, comunicare ad altri le sue conoscenze, insegnando, ormai da dieci anni a questa parte, all'UNI TRE di Sesto Calende, dove vanta la presenza di molti e affezionati allievi che lo seguono da sempre; e partecipando all'organizzazione di eventi culturali come le mostre annuali dell'UNI TRE e il Concorso di Pittura "Dipingo anch'io" di Coarezza. Perché Giampiero Moroni ha sempre cercato di affinare le sue doti, mai stanco di apprendere e sperimentare, approdando anche nella grande città, che poteva fornirgli stimoli importanti; ma nel contempo non ha mai abbandonato le sue radici sestesi, contribuendo fattivamente alla crescita culturale del suo luogo d'origine.

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