LA
GALLERIA “ORIANA FALLACI” DI SOMMA LOMBARDO RIAPRE LA STAGIONE AUTUNNALE CON UNA MOSTRA PERSONALE DEL PITTORE
ARMANDO CORTESE, DAL TITOLO “NEL SEGNO DEL PASTELLO”, CURATA
DALL’ART DIRECTOR LORENZO SCHIEVENIN BOFF, CON IL PATROCINIO DELLA
PROVINCIA DI VARESE E DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DI SOMMA LOMBARDO.
SARÀ VISITABILE DAL
05/09/2015 AL 13/09/2015
INAUGURAZIONE SABATO 5
SETTEMBRE 2015 ore 18,00
INTRODUZIONE DELL’ARTISTA A
CURA DI LARA SCANDROGLIO
Armando Cortese,
classe 1952, ha frequentato la Scuola d’Arte Kandinskij sotto la guida
del maestro Claudio Calzavacca , attualmente riveste la carica di
presidente dell’Associazione Culturale Blaue Reiter di Cavaria con
Premezzo. I suoi lavori hanno ottenuto lusinghieri apprezzamenti , in occasione
di esposizioni personali e concorsi a cui ha partecipato. Pur continuando nel
segno del pastello, le sue ultime ricerche sono orientate alla sperimentazione
con diversi materiali e allo studio di una spazialità tridimensionale
realizzata con intrecci di materiale plastico su reti
metalliche.
Con la mostra “Nel segno del pastello” Armando Cortese
stende il manifesto figurativo della sua produzione artistica. Pastelli ad olio
e matita colorata rappresentano il marchio di Cortese che rendono la sua arte
unica ed universalmente riconoscibile. Artista figurativo trova nella
rappresentazione del paesaggio, reale ed immaginario, spunti sempre nuovi per
sperimentare il colore e raggiungere l’equilibrio e l’armonia. Il suo compagno
di viaggio è da sempre il pastello con il quale ha sperimentato la sua arte:
l’attenta gestualità e la scelta dei colori sono alla base di ogni sua opera
che, svincolandosi dal disegno, trova ragion d’essere nell’estrema abilità
dell’artista che, con rapidi tocchi e accostando i colori con maestria, riesce
a rendere alla perfezione il movimento, le ombre e l’acqua elemento che da
sempre lo affascina. Il suo procedere, lento e metodico, rendono il suo lavoro
pari a quello dello scultore che dà vita alle opere un poco alla volta
riservandosi con esse un rapporto privilegiato. Cortese ama l’arte in tutte le
sue espressioni e la sua grande vitalità creativa si palesa nella produzione di
installazioni realizzate con reti, schede elettroniche e componenti in ferro.
Carotaggio” è una rappresentazione di come le schede elettroniche siano il
substrato di una realtà ben diversa da quella che vediamo nella
rappresentazione magica del pastello: la terra, circuito elettronico, viene
tenuta in equilibrio instabile da una grande molla di ferro che l’uomo può
liberamente muovere, in modo analogico, con un solo dito, come sperimentiamo
con i congegni elettronici di ogni giorno; l’unico elemento naturale, i sassi,
sembrano ricordare all’osservatore di come l’ambiente, profondamente modificato,
soffra a causa del ruolo marginale che gli ha dato l’uomo. Profondamente
eclettico Armando Cortese ha davvero tanto da offrire dimostrando di come amore
per la natura e consapevolezza custodiscano analogie e simboli da sempre
presenti nella grande storia dell’arte.
Lara
Scandroglio
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