GIUSEPPE
CATONE E MASSIMO TURATO, CON UNA MOSTRA
DAL TITOLO “CATTURANDO COLORE”, ESPONGONO PRESSO LA GALLERIA “ORIANA
FALLACI” DI SOMMA LOMBARDO. LA MOSTRA E’ CURATA DALL’ ART DIRECTOR LORENZO
SCHIEVENIN BOFF, CON IL PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI VARESE E DELL’ASSESSORATO
ALLA CULTURA DI SOMMA LOMBARDO.
SARÀ VISITABILE DAL
31/10/2015 AL 8/11/2015
INAUGURAZIONE SABATO 31
OTTOBRE 2015 ore 18,00
INTRODUZIONE DEGLI ARTISTI A
CURA DI LARA SCANDROGLIO
CATTURANDO
COLORE è un inno alla
rappresentazione della natura proposta con due differenti punti di vista che
hanno in comune il profondo rispetto per la natura portatrice di valori che
sembrano perduti. Giuseppe Catone e Massimo Turato hanno unito il loro amore
per la natura e offerto all’osservatore modalità differenti per rappresentarlo.
In entrambi il colore, seppure con tecniche artistiche differenti, è il
protagonista ed ha lo straordinario compito di esaltare i soggetti caricandoli
di valore simbolico. Catturando colore è un inno all’arte intesa come libertà
d’espressione ed espressione dell’estro artistico.
Lara
Scandroglio
GIUSEPPE CATONE
È la semplicità delle cose di
ogni giorno a colpire l’immaginario di Giuseppe Catone il quale trae dalla
natura gli elementi che compongono la sua arte. Ogni materiale, anche il più
povero, può essere nobilitato ritrovando nell’arte un rinnovato motivo di espressione.
I tentativi dell’uomo di modificare la natura per creare artifici non sono
efficaci poiché la natura ha già tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno. I suoi
libri d’artista, realizzati con materiali di riciclo, le sue tracce e i suoi
acquerelli sintetizzano la necessità dell’artista di condividere con
l’osservatore le sue riflessioni verso la natura musa incontestabile dell’arte.
MASSIMO TURATO
L’intenso rapporto con la
natura rendono le opere di Turato un inno al paesaggio che è da sempre il
leitmotiv della sua pittura. Ogni opera presentata, sia che provenga dalla
realtà che dalla fantasia, è una trasfigurazione astratta del paesaggio i cui elementi
distintivi come gli alberi, l’erba, la luce del sole sono chiaramente leggibili
all’osservatore. Le grandi campiture di colore, mai piatto, denotano la volontà
di rendere il paesaggio dinamico, vivo e coinvolgente: È il colore a dare
emozione, ad esprimere la sensazione provata durante l’osservazione del
paesaggio. L’utilizzo di materiali di riuso o presi direttamente dal luogo, ne
denotano la loro provenienza e viene loro offerta una nuova vita come oggetti
dell’arte. Nei suoi lavori a tema religioso le figure appaiono volutamente
acromatiche e prive di particolari lasciando al colore di divenire simbolo e
metafora del messaggio biblico.
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